Tenuta Gorghi Tondi alla 54a edizione di Vinitaly: ritorno alle origini e sguardo sempre rivolto al futuro
Questa edizione di Vinitaly, la n. 15 per l’azienda della famiglia Sala, è stata ricca di novità, dopo due anni di stop al principale evento del vino italiano. Tenuta Gorghi Tondi torna a Verona con ben tre etichette inedite, che sono state presentate ufficialmente durante i giorni della fiera, dal 10 al 13 aprile scorso.
“Sono stati due anni particolarmente impegnativi quelli appena trascorsi, che ci hanno insegnato a essere pronti all’imprevedibile, all’impensabile, all’imponderabile”, raccontano Annamaria e Clara Sala, quarta generazione al femminile alla guida di Tenuta Gorghi Tondi. “Sono stati due anni ricchi di voglia di fare, di creatività, di nuove idee e di un incrollabile ottimismo. Idee che si sono tradotte da un punto di vista visivo e di immagine aziendale nel restyling della storica etichetta dello spumante Palmarès, nel 2020, e nella versione in rosa del nostro vino frizzante, il Babbìo, nel 2021”.
Per questa nuova edizione di Vinitaly, al via a Verona dopo due anni di fermo obbligato, l’azienda di Mazara del Vallo non voleva essere da meno, specie per il primo grande debutto in presenza, e ha lavorato senza sosta, in produzione, come pure da un punto di vista visivo, per dare vita a tre nuovissimi progetti, tre etichette inedite, che sono state presentate ufficialmente durante le giornate della fiera, presso lo stand aziendale al Padiglione Sicilia.
“Si tratta di un vino bianco e di un vino rosso, frutto di un blend tra vitigni autoctoni e internazionali, prodotti secondo un approccio fuori dagli schemi rispetto alla linea stilistica aziendale, che dagli inizi punta alla valorizzazione delle singole varietà e dei singoli appezzamenti di vigneto, per raccontarne l’interazione con il territorio” raccontano ancora Annamaria e Clara. “Si tratta di due vini frutto della curiosità e, ancor prima, dell’evoluzione produttiva di Gorghi Tondi che negli anni sta puntando alla sperimentazione di varietà autoctone non tradizionali, per testarne l’integrazione con il vicino Mar Mediterraneo”.
Proprio il Mare Nostrum è stata l’ispirazione per il nuovo vino bianco, Maremeo, fragrante e marino, un blend di Sauvignon blanc, Catarratto e Traminer aromatico. Il nome è un chiaro gioco di parole tra “mare mio” e “marameo”, per sottolineare la voglia di evasione e libertà, come solo il mare sa trasmettere.
Sulla falsariga di questa allegria contagiosa, il nuovo vino rosso, Spassoso, gioca ancor di più con questa idea di ottimismo, dichiarando già in etichetta le proprie intenzioni. Si tratta di un blend di Nero d’Avola, Syrah e Perricone, intrigante e fruttato, le cui uve hanno subito un leggero appassimento in fruttaio. Il nome rivela, tra le righe, la tecnica produttiva e, al contempo, trasmette un’immagine di esuberanza e di spensieratezza tipicamente siciliane.
Il progetto di questi “vini del buonumore” racchiude in sé anche un’idea di futuro, che mette in bottiglia due varietà da poco impiantate nella tenuta, il Perricone e il Sauvignon blanc. Parte delle uve dei nuovi vini arrivano, infatti, dagli stessi vigneti che hanno dato vita alle barbatelle usate per i nuovi impianti in contrada San Nicola, la zona in cui sorge anche la cantina. Un progetto che racconta, ancora una volta, la grande passione per il futuro, la vena sperimentale e l’innovazione di Tenuta Gorghi Tondi.
Il terzo e ultimo progetto presentato al Vinitaly è sicuramente il più sentito, il più personale, quello del ritorno alle origini di Gorghi Tondi, agli inizi del XX secolo, e alle tradizioni vitivinicole dell’agro trapanese. Un vino che è una dedica e un tributo a chi l’azienda l’ha sognata per sé e per la propria famiglia, Michele Sala.
Annamaria e Clara lo descrivono così: “Ziller 47 è il vino della tradizione dedicato a nostro padre, e nasce dalla volontà di ritornare agli albori della produzione vinicola delle nostre zone, fatta di conoscenze tramandate per generazioni, rispetto, dedizione per la vigna e anni di attesa prima di assaporarne i frutti. Un’idea fortemente voluta da nostro padre, che dimostra la straordinaria versatilità di un vitigno come il Grillo, capace di declinarsi in tutte le tipologie di vino possibile. Il nome riprende, invece, il soprannome dato dagli amici a nostro padre, considerato preciso, puntiglioso e caparbio, mentre il ’47 è l’anno della sua nascita”.
Un vino dal sapore antico, interpretato in chiave contemporanea, in affinamento in cantina da oltre 10 anni. È un bianco, non fortificato, che prende ispirazione dalle versioni pre-britanniche elaborate in un’epoca in cui l’aggiunta di alcol al vino non era ancora così diffusa e l’invecchiamento prevedeva lunghi anni in botte. La raccolta tardiva delle uve Grillo consente una grande concentrazione degli zuccheri e, di conseguenza, lo sviluppo di una componente alcolica naturale di circa il 16% che tutela il prodotto negli anni. Il vino, affinato in botti grandi leggermente scolme, presenta un sottile strato di “flor” che lo protegge dall’ossidazione, già mitigata dalle temperature controllate della bottaia.
Insieme ai nuovi progetti, non sono mancate in degustazione le nuove annate di tutti i vini Gorghi Tondi, dai Cru, alle Maioliche, dagli spumanti Palmarès, ai Territoriali, per concludere con l’immancabile Grillodoro, con la nuovissima annata 2017, l’unico muffato da uve Grillo prodotto in Sicilia. Tenuta Gorghi Tondi è stata presente al Vinitaly, dal 10 al 13 aprile 2022, al Padiglione 2 Sicilia, presso lo stand 38 D.